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C’era una volta o forse c’è ancora,
una padrona e le sue serve.
Così si presentano i tre personaggi dello spettacolo della compagnia Les Ninettes, in una relazione tra donne trasportata in una dimensione apparentemente quotidiana.
Uno sguardo dal buco di una serratura dentro il cuore di una casa che non ha cessato del tutto, diremo, per niente, di battere.
Una casa abitata da presenze che incarnano un sogno, una visione, un incubo o forse, una realtà invisibile che per qualche motivo riprende vita rivelandosi a noi per poco tempo per poi scomparire così come ci è apparsa.
Come una favola dei fratelli Grimm, Sogno Ancora ci appare in una sorta di Cenerentola al contrario.
La trama e lo svolgimento sono appannati, macchiati, sfuocati, impolverati dal tempo come a voler lasciare volutamente alla mente di chi osserva una libera interpretazione di ciò che sta accadendo sul serio.
Come spesso accade nel Circo Contemporaneo, anche in questo caso, lo spettacolo “ Sogno ancora” ci regala mondi ed atmosfere fiabesche dando vita a sentimenti e a note affettive che giacciono dentro di noi ma di cui non abbiamo un'immediata percezione.
La fiaba diventa la metafora della storia della vita dei personaggi: narrando le vicende, le peripezie, i tormenti, i dolori attraverso i quali i personaggi giungono infine alla loro piena maturazione, liberandosi dai complessi che li avvolgono e li mettono a dura prova, nutrendosi della forza di archetipi che, invece di distruggerli, finiscono con il fortificarli, riportandoli a vita autentica.
E proprio nella fiaba come nel sogno, gli archetipi assumono una forma e una forza impetuosa e dominante manifestandosi in immagini e in rappresentazioni.
Il Trapezio, la Corda e i Tessuti divengono da attrezzo circense a metafora di sentimenti: l’ invidia, l’ amore, l’ aspirazione, la frustrazione, l’ oppressione e la presa di coscienza di se sono gli stati d’animo che danno vita alla rappresentazione dei numeri di acrobatica aerea.
Lo spazio aereo diviene luogo di liberazione, passaggio, purificazione e anche spazio della mente, del pensiero e del ricordo.
Immagini oniriche in un contesto reale.
Uno spettacolo per tutti coloro che sognano di farsi trascinare in un “qui e ora” differente, al confine tra la terra e il cielo.
Una realtà a doppio fondo, un luogo che prende vita poco a poco attraverso gli occhi dello spettatore per poter sognare ancora e ancora e ancora…
Translation
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Lights: N° 24 ch. dimmer 2 kw DMX (preferibilmente ADB, ETC, RJ, Electron, etc)
N° 1 mixer luci 24 ch. Doppio preset oppure con possibilità di registrare memorie, (preferibilmente ADB, ETC, etc)
N° 14 pc 1 kw con alette paraluce, porta gelatina e gancio per sospensione in americana.
N° 6 sagomatori 50° (preferibilmente ETC 750w o RJ 1 kw) con portagobos, porta gelatina e gancio per sospensione in americana.
N° 6 Par 64 1 kw Lampada CP 62 con porta gelatina e gancio per sospensione in americana.
N° 6 Par 64 1 kw lampada CP 61 con porta gelatina e gancio per sospensione in americana.
N° 12 sdoppiatori CEE 16A 220v.
Lampade di scorta per tutti gli apparecchi.
N° 3 americane ( 1a primo taglio disponibile dietro al sipario, 2a a circa 2 metri dalla prima americana, 3a controluce a circa un metro dal fondale)
Audio: N° 1 impianto audio per la diffusione della musica
220V Plug Required space: mt. 9 X 9 X 6
Ideal venue: Square Ideal audience: All ages
Setting up: 120 min. Dismanteling: 60min.
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